La classica 'rosea' non si smentisce e lancia una nuova giovane stella: Nardelli
- Pubblicato Mercoledì, 12 Agosto 2015 11:21
Non ha deluso la classica di Poggiana. La prestigiosa corsa internazionale under 23, sempre sotto l'occhio degli organizzatori del Giro se non altro perchè si disputa
in un territorio che con la corsa rosa ha un feeling particolare, ha visto un'edizione frizzante, con l'exploit di un ragazzo del Nordest, il trentino Stefano Nardelli, 22 anni, un pedigree da campione impreziosito dal tricolore conquistato tra gli allievi, e un futuro che si annuncia radioso nel ciclismo: "Questa era la mia ultima occasione e sono felice di aver fatto centro. Sono quattro anni che aspetto di rompere il ghiaccio anche tra i dilettanti e finalmente la vittoria è arrivata - ha spiegato Nardelli -, sapevo che gli avversari erano fortissimi ma con Rota ci siamo gestiti al meglio e abbiamo sfruttato la superiorità numerica. Ho aspettato gli ultimi chilometri, poi, ai meno quattro me ne sono andato e nessuno è più riuscito a riprendermi. Dedico questa vittoria alla squadra che mi ha sempre dato fiducia e alla mia famiglia che mi è sempre vicina".
Pienamente soddisfatto anche della quarantesima edizione di una corsa entrata da tempo nella storia, patron Giampietro Bonin. Il presidente dell'Uc Asolo Bike Poggiana ha applaudito i protagonisti di giornata: "Questi ragazzi sono stati bravissimi, dal primo all'ultimo. Sappiamo che Poggiana si corre su di uno dei tracciati più impegnativi dell'intero calendario internazionale e il caldo di certo non ha aiutato gli atleti in gara. Ma loro ci hanno messo il cuore regalando a questo fantastico pubblico uno spettacolo davvero eccezionale; voglio ringraziare tutti i nostri sponsor, a partire da Pasta Zara, e tutti i collaboratori che con il loro lavoro hanno reso possibile tutto questo. Oggi abbiamo vinto tutti noi".
La #Starscombat del 40° Gp Sportivi di Poggiana ha incoronato Nardelli (Unieuro-Wilier-Trevigiani) che si è imposto sul traguardo della prestigiosa classica trevigiana suggellando il proprio successo con un’azione da autentico finisseur negli ultimi chilometri di corsa, ottenendo così la vittoria più importante della propria carriera. Il trentino classe 1993, al termine di una gara incandescente ed offensiva, ha anticipato i propri compagni d’avventura con una sparata tutta grinta e potenza ai 3 chilometri dalla conclusione. Alle sue spalle piazza d’onore per Simone Velasco (Zalf Euromobil Desirèe-Fior), mentre Lorenzo Rota (Unieuro-Wilier-Trevigiani) conquista la medaglia di bronzo.
La regina delle classiche d’estate, con 175 atleti al via, è partita orfana di Robert Power vincitore nel 2014 e costretto a gettare la spugna per un problema al ginocchio, e con il campione italiano Gianni Moscon febbricitante. Ma non mancavano tanti ragazzi di talento del panorama internazionale. Subito numerose scorribande hanno alzato il ritmo ed aperto la strada ad un massiccio ed organizzato tentativo di fuga composto da 20 attaccanti. Tra questi Simone Velasco (Zalf-Desirèe-Fior) e Matteo Fabbro (Team Friuli), veri e propri corsari sulle montagne russe del circuito di Monfumo, che ha visto il tandem al comando tenere sotto scacco la corsa di Poggiana per una lunga fase. Con il gruppo asfissiato e incapace di tenere un ritmo costante, è toccato agli ex componenti della fuga dei 20 con altri contrattaccanti tentare di andare a prendere la scatenata coppia di testa.
Come da tradizione sono state poi l’ultimo passaggio sul Mostacin e l’ascesa ad Asolo da Via Gorghesana gli arbitri naturali della classica estiva per antonomasia. Velasco (Zalf) e Fabbro (Team Friuli) sono stati raggiunti da Haig (Australia) - temuto luogotenente di Power - e dal pimpante Stefano Nardelli (Unieuro). Il quartetto al comando non ha trovato un accordo verso il traguardo, a causa dello scatenato Haig (Australia) che ha provato più volte invano una sortita solitaria. La discesa verso il fondovalle di Riese Pio X ha visto così Zaccanti (Colpack), Fedeli (General Store) e Rota (Unieuro) riportarsi sulla testa della corsa pochi metri dopo il suono della campana che ha sancito l’inizio dell’ultimo giro fin sul traguardo del 40° Gp Sportivi di Poggiana.
A cinque chilometri dalla conclusone i sette - Velasco (Zalf), Haig (Australia), Nardelli (Unieuro), Fabbro (Team Friuli), Zaccanti (Colpack), Fedeli (General Store) e Rota (Unieuro) - si sono voltati vedendo il vuoto. La consapevolezza che la vittoria sarebbe stato affar loro, ha portato l’inizio di una fase di studio, interrotta solo da un lampo. A cui è seguita una sparata. Quella di Stefano Nardelli, che con un’azione da autentico finisseur, una sparata da provetto Cancellara, ha anticipato i compagni d’avanscoperta presentandosi solo sul traguardo della #StarsCombat. I rintocchi delle campane in festa e l’entusiasmo del pubblico hanno accolto come su di un tappeto rosso Stefano Nardelli, il re del 40° Gp Sportivi di Poggiana.
ORDINE D’ARRIVO:
1° Stefano Nardelli (Unieuro Wilier Trevigiani)
che compie i 178,4 km in 4h29'00 alla media dei 39,792 km/h
2° Simone Velasco (Zalf Euromobil Desirèe Fior) a 42"
3° Lorenzo Rota (Unieuro Wilier Trevigiani)
4° Fabbro Matteo (Cycling Team Friuli)
5° Jack Haig (Australia)
6° Alessandro Fedeli (General Store Bottoli Zardini)
7° Filippo Zaccanti (Team Colpack)
8° Miles Scotson (Australia) a 2’03”
9° Yuma Koishi (Giappone) 2’17”
10° Davide Gaburro (General Store Bottoli Zardini) 2’30”
La speciale classifica dei GPM è stata vinta da Simone Velasco (Zalf Euromobil Desirèe Fior) mentre il premio del più combattivo è andato a Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli).
Foto Riccardo Scanferla photors.net